VOJD Studios, azienda di design di gioielli di lusso stampati in 3D e la fashion house svizzera Akris hanno unito forze e creatività, per dar vita ad un progetto innovativo e prezioso (è il caso di dirlo), rivelato alla recente Parigi Fashion Week. Si tratta di una serie di anelli stampati 3D di ispirazione architettonica, per la collezione Akris Primavera 2016 “Ready-to-Wear”.

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Realizzati in argento e poliammide utilizzando la tecnologia di stampa 3D SLS, gli anelli stampati in 3D e ricchi di preziosi dettagli sono ispirati al Naoshima Pavilion, la splendida struttura poliedrica di Sou Fujimoto presentata lo scorso anno in Giappone e attualmente in mostra a Kagawa Prefecturein Giappone, come parte dell’International Art Festival di Setouchi.

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Una sapiente combinazione di moda, architettura, geometria, con la tecnologia di stampa 3D di alta precisione, ha dato vita ad anelli che dettano tendenza, un progetto d’avanguardia nel quale spicca l’impegno di VOJD e Akris per l’attenzione estetica e l’artigianato di alta qualità.

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La berlinese VOJD Studios utilizza la tecnologia di stampa 3D per creare – grazie anche a collaborazioni con designer d’avanguardia -, gioielli unici e di alto profilo realizzati in nylon o argento in forme geometriche complesse e che traggono ispirazione da una vasta gamma di fonti, dalla storia ricca di cultura Zulu dell’Africa alla spirale di DNA, dalle correnti elettriche e persino all’ingegneria aeronautica.
Poi c’è Albert Kriemler, Creative Director di Akris. I suoi disegni sono noti per essere futuristici e, soprattutto, d’ispirazione architettonica. Per la collezione Primavera 2016, in particolare, Kriemler ha collaborato con l’architetto giapponese Sou Fujimoto per creare una serie di tessuti simil-maglia strutturati, che sono stati a loro volta utilizzati per creare gonne a matita, dalle linee forti ma molto femminili, così come camicie e giacche sartoriali in brillanti, ensemble in bianco e nero.

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La collaborazione con VOJD Studios, ha portato Kriemler a progettare il modello 3D di un anello ispirato al Fujimoto Naoshima Pavilion, l’istallazione geometrica che ha una struttura basata su un poliedro e la cui forma è costituita da una maglia bianca in acciaio inox. Kilmer ha poi adeguato la progettazione del suo anello, insieme alle professionalità di VOJD, in modo che il modello del prezioso potesse essere stampato in 3D con la precisione selettiva data dalla tecnologia di sinterizzazione laser.

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È la prima volta che utilizziamo la stampa 3D per creare pezzi di moda di fascia alta prêt-à-porter, ma potrebbe non essere l’ultima”, ha ammesso la maison svizzera. La tecnologia di stampa 3D consente, infatti, ai progettisti di sviluppare linee di prodotti indossabili altamente personalizzate fino ad essere uniche, a costi bassi e con consegne molto rapide. Il settore fashion non solo lo ha capito ma, da Karl Lagerfeld a Iris Van Herpen, la moda di lusso ha già intrapreso da un bel po’ di tempo la strada della digital fabrication e qualcosa ci dice che ora che, una volta conosciute le possibilità creative derivanti dalla stampa 3D, non lascerà la strada nuova per la vecchia.

articolo postato anche su http://thefashionatlas.com/ 

By Categories: NotiziePublished On: 16 Marzo, 2016

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