In un futuro non troppo lontano, potremo gustare pasti completi preparati con macchine a tecnologia additiva. C’è già chi prefigura un forte sviluppo della stampa 3D in campo alimentare, prima nella ristorazione e successivamente nelle case.

In linea con la sua filosofia aziendale protesa a lavorare per risolvere i problemi dell’uomo, ora WASP ha deciso di indirizzare la sua ricerca sul cibo in un settore specifico, quello dei celiaci.

Wasp Food 11

Quanto sia difficile integrare una cucina senza glutine all’interno di una cucina tradizionale è noto. L’idea di WASP è quella di risolvere il problema con una piccola cucina separata, un corner portatile non contaminato da altri elementi che può facilmente trovare posto all’interno di una qualsiasi attività di ristorazione. Con questi intenti, è nata la collaborazione con lo chef Francesco Favorito, specializzato nella sperimentazione di impasti per chi soffre di intolleranze alimentari e fondatore di Zeroinpiù, una linea di farine e miscele selezionate.


Wasp Food 5

Le prime stampe pubbliche in 3D di cibo gluten free sono state fatte a fine gennaio nel corso del Sigep di Rimini e l’interesse del pubblico è stato elevatissimo. Per la fiera lo chef Favorito aveva messo a punto un impasto alimentare privo di glutine e il cibo è stato stampato con una DeltaWASP 20×40 leggermente modificata. In sostanza è stato utilizzato un estrusore a vite riscaldato fino a una temperatura di 70-80 gradi in modo da ottenere già una precottura del materiale mentre viene depositato. Successivamente la cottura viene completata in un forno e il piatto è pronto.

Wasp Food 3

Una replica di quanto messo in mostra al Sigep di Rimini è avvenuta il 25 febbraio a Bologna, in occasione della manifestazione Carnevale a Opificio Golinelli: scienza del cibo e alimentazione. Era presente tra gli altri Francesco Bombardi, architetto e designer, fondatore del Fab Lab di Reggio Emilia e ideatore di OffiCucina, uno spazio a metà tra un’officina e una cucina, in versione mobile, dotato di strumenti come laser e stampanti 3D.

Wasp Food 1

Le sperimentazioni svolte finora da WASP hanno consentito di acquisire informazioni importanti per il settore del 3D food printing. Ad esempio si è notato che il burro, riscaldato, consente una migliore fluidità del materiale attraverso l’ugello. Oltre al classico gnomo, battezzato per l’occasione Frollo, sono state effettuate anche prove di forme molto particolari, normalmente difficili o impossibili da realizzare. Un altro aspetto che è un punto di forza della stampa 3D e che riveste grande importanza per quanto riguarda il cibo è il cosiddetto on demand manufacturing. Ne scaturisce una maggiore libertà, la possibilità di estrudere cibo in porzioni caloriche specifiche, adattarsi a qualsiasi piano alimentare personalizzato, gestire i dosaggi senza sprechi.

Wasp Food 2

Ricerca e sviluppo di WASP proseguono. In particolare la prima esigenza che si avverte è quella di rendere l’estrusore compatibile in ambito alimentare sotto il profilo delle normative igieniche. Inoltre sarà fondamentale una gestione del software più intuitiva per gli utilizzatori e nuove soluzioni sul piano della meccanica.

Wasp Food 10

via: WASP
Info: www.wasproject.it

Potrebbe interessarti anche:

Dalla Columbia University, la 3D printer food che cuoce anche il cibo

By Categories: NotiziePublished On: 27 Febbraio, 2017

Condividi: