Si chiama Hy Solar Kit ed è un’idea nata nell’Università di Salerno per convertire le auto in veicoli ibridi solari.
Il progetto, sviluppato da un gruppo di ricercatori di eProLab (Energy and Propulsion Laboratory) del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno coordinati dal professore Gianfranco Rizzo, è candidato ad “Assiteca Crowd Startup Showcase”.
L’obiettivo è avviare una raccolta di capitali in “equity crowdfunding”, che renderà possibile l’acquisizione di quote sociali a chi è interessato ad investire sul progetto ed a condividerne i risultati. Il progetto è in competizione con altri dieci a livello nazionale: per sostenerlo, basta un click veloce (e gratuito) a questo link: http://www.assitecacrowd.com/startup-showcase-votazioni/grazie_votazione.html.

L’idea è nata alcuni anni fa, ed è stata la naturale evoluzione degli studi che abbiamo portato avanti sull’integrazione del fotovoltaico nelle auto: studi che ci portarono a sviluppare un primo prototipo di veicolo ibrido solare, che si cimentò con successo anche nella Targa Florio riservata ai veicoli ecologici.”, racconta il team di ricercatori. “Da qui l’idea di sviluppare una soluzione che si potesse applicare sulle auto tradizionali, con costi relativamente contenuti: anche perché sarebbe irrealistico pensare di rottamare tutto il parco circolante per convertirsi all’ibrido o all’elettrico, per di più in periodo di crisi!“.

HySolarKit è un kit di strumentazioni appositamente progettate e brevettate per rendere qualunque autovettura ibrido-solare. Il sistema ibridazione prevede l’utilizzo di due motori elettrici sulle ruote posteriori, che aggiungono potenza e rendono possibile recuperare l’energia che normalmente viene persa durante le frenate, di una batteria addizionale al litio e di pannelli fotovoltaici, che ricaricano la batteria anche durante il parcheggio.
Il vantaggio immediatamente quantizzabile è circa il 20% in meno sui consumi e sulle emissioni inquinanti in città, e senza sacrificare le prestazioni, anzi migliorando la performance delle accelerazioni, e con la possibilità di accedere anche alle Zone a Traffico Limitato. I primi test di mercato hanno evidenziato il grande interesse da parte di investitori nazionali e internazionali per questa tecnologia che integra energia elettrica e solare, rendendo possibile la carica delle batterie dell’auto durante le soste.

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Il progetto, brevettato e finanziato dal Ministero dell’Università nell’ambito dei “Progetti di Rilevante Interesse Nazionale” (PRIN), oggi è arrivato ad essere prototipato: il team ha infatti progettato e montato il kit su una FIAT Punto. “La sperimentazione ci ha permesso di verificare che l’idea è praticabile, che il sistema funziona e che non ci sono criticità significative. Abbiamo ovviamente anche individuato diversi punti da migliorare perché da questo primo prototipo funzionante si possa passare ad un prodotto industriale, da poter vendere ad un prezzo contenuto.”, afferma il team di ricerca.

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La start-up eProInn, fondata dal prof. Rizzo e da altri ricercatori come spin-off dell’Università di Salerno, ha candidato con successo il progetto alla Fase 1 della misura SME Instrument del programma europeo Horizon 2020, risultando una delle due aziende campane finanziate nel 2015. Attualmente è in corsa per la Fase 2, che in caso di successo permetterà di produrre dei prototipi pronti per la successiva fase di industrializzazione. Attorno al progetto è andato aggregandosi un solido e qualificato partenariato di aziende innovative (Actua, Landi Renzo, Solbian, Bitron, Cecomp, CiaoTech), che rende più concreta la prospettiva di vedere HySolarKit a breve sulle nostre strade. Attività che però richiedono disponibilità finanziarie, al di fuori della portata di una start-up universitaria: da qui l’attenzione verso il crowfunding.
Il team di HySolarKit aveva sperimentato inizialmente questo strumento attraverso una campagna su Eppela. Al momento, è possibile effettuare donazioni sul sito di HySolarKit con PayPal, con la possibilità di prenotare il kit ottenendo uno sconto pari al doppio della somma versata. Ma un decisivo passo in avanti sarà costituito dall’accesso alla piattaforma di Equity Crowdfunding di Assiteca, che renderà invece possibile la compartecipazione alla start-up eProInn che promuove il progetto, attraverso una modalità di investimento molto innovativa per l’Italia.

logo_eppelaImmaginare energie pulite non inquinanti, diminuire gli sprechi, perfezionare le tecnologie capaci di utilizzare fonti alternative, migliorare l’efficienza energetica e contribuire in modo significativo ad una progressiva riduzione dell’inquinamento è un impegno a cui tutti siamo chiamati. Il mondo della ricerca è sempre più impegnato a individuare soluzioni innovative, applicabili su larga scala, in grado di diminuire l’impatto delle nostre produzioni sull’ambiente e, in tal senso, l’Università degli Studi di Salerno si colloca tra le realtà italiane più all’avanguardia nella ricerca di nuove tecnologie applicabili alle fonti rinnovabili.

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By Categories: NotiziePublished On: 16 Marzo, 2016

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