Non serve avere un animale domestico per comprendere le emozioni che si provano quando si sceglie di prendersi cura per la vita di un altro essere vivente, che si affida completamente a noi. Il rapporto che si instaura, tra animale e uomo, è sempre improntato sull’amore e sulla cieca fiducia, almeno da parte dell’animale. Vedere un altro essere vivente che sta male ci tocca nel profondo e ci fa sentire impotenti, quando non siamo in grado di aiutarlo. Fortunatamente dal mondo innovativo del 3D printing arriva una nuova, emozionante testimonianza.

La storia che vogliamo raccontarvi è, infatti, quella di una nuova associazione di volontariato che, grazie  alla stampante 3D, produce protesi a basso costo per animali.

In effetti, l’utilizzo del 3D printing per la realizzazione di protesi per i nostri amici animali non è cosa nuova: a un’aquila ferita è stata restituita la capacità di volare; il pinguino della Nuova Zelanda Bagpipes cammina di nuovo, con le sue zampe stampate in 3D;  il tucano – mostrato nella foto – è stato salvato da morte certa grazie alla creazione ad hoc di un nuovo becco. E queste sono solo poche delle storie di maker che hanno utilizzato le opportunità della fabbricazione digitale, per realizzare protesi per animali.

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La storia del progetto CAP (Computer Aided Pets Project) nasce da un gruppo di volontari che, grazie a programmi di modellazione CAD e attraverso la stampa 3D, realizza protesi e altri dispositivi di supporto per animali, a prezzi accessibili. Un’altra importante dimostrazione delle opportunità che il 3D printing è in grado di offrire anche nel settore veterinario.

L’ideatore di questa iniziativa, Jim Song, si è ispirato a E-nable, la fondazione di cui abbiamo già parlato varie volte costituita da migliaia di esperti di stampa 3D in tutto il mondo, che offrono i loro servizi per realizzare protesi per le persone che ne necessitano. Ebbene, Jim Song è partito dall’esperienza di E-nable per creare una comunità simile, che però aiutasse gli animali. “Ci sforziamo di aiutare gli animali che hanno perso gli arti a riavere una vita normale. Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli animali in tutto il mondo e dimostrare così le capacità del 3D printing nel settore veterinario“, spiega Jim Song.

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Come E-nable, il CAP ha inaugurato da pochi giorni un sito online, www.thecapproject.org, in cui è possibile inviare una richiesta di aiuto per il proprio animale.

Come funziona l’associazione? È presto detto!

Una volta arrivata la richiesta di aiuto, il CAP provvede ad affidarla a un suo volontario, che viene scelto in base alla vicinanza geografica rispetto alla chiamata. Com’è facile immaginare, la realizzazione della protesi per animali richiede generalmente tempi abbastanza lunghi, necessita di numerosi tentativi e ha una durata nel tempo limitata, dal momento che l’animale non può dare un feedback sul dispositivo che gli è stato impiantato, e ,inoltre, potrebbe danneggiarlo. Il CAP mira proprio a semplificare quanto più è possibile questo lavoro di ideazione e revisione nel tempo della protesi.

Attualmente il progetto ha tre poli organizzativi: in California, a Rancho Cucamonga, in Giappone, a Tokyo, e in Cina, a Pechino. “Tutti noi possiamo fare la differenza. Non importa chi sei, se possiedi o meno una stampante 3D o se sei in grado di utilizzarla,  tutto quello che serve è aver voglia di compiere una buona azione”, sostiene Song. “I volontari sono i veri eroi e meritano il giusto riconoscimento … questo progetto è stato il prodotto del lavoro costante e della sorprendente dedizione che loro hanno posto nella realizzazione di questo progetto… le parole non riescono ad esprimere tutta la mia gratitudine“.

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Come nel caso di E-nable, anche il CAP si arricchisce di nuovo personale grazie a una libera adesione sul loro sito; ovviamente risulta particolarmente gradito il sostegno di chi possiede una stampante 3D o comunque conosce i programmi di progettazione, ma sono anche fondamentali esperti in grado di curare la comunicazione, la logistica, i contatti con chi richiede il sostegno del CAP…come ha detto Song, l’apporto di chiunque è prezioso.
Sempre sulla scorta di E-nable, anche CAP ha reso disponibile sul sito un database di disegni e progetti di protesi, liberamente scaricabili e modificabili. Creata in origine per un Bulldog francese di nome Anne, è ora disponibile, ad esempio, Figo, una sedia a rotelle per cani privi dell’uso delle zampe posteriori; sono inoltre presenti sedie a rotelle per gatti, protesi di arti di aquile, cicogne, etc.

Questo progetto ci piace perché, come l’aquila che è tornata a volare, restituisce un sogno per ogni animale: quello di riacquistare le sue funzionalità, essenziali per migliorare la sua vita. Qualcosa ci dice che di CAP e di progetti del genere ne sentiremo parlare sempre di più. Avanti tutta!

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fonte: www.3ders.org 

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By Categories: NotiziePublished On: 15 Settembre, 2016

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